Castello di Montefiore - Bagnolo di Recanati- Contrada Cantalupo di Montefano- Castello di Montefiore
CONSULTA QUI IL TRACCIATO SU KOMOOT Punto di partenza e di arrivo di questo anello è il castello di Montefiore costruito nel tardo XIII con un'alta torre simile a quella che si trova nella piazza principale di Recanati. Attualmente, a causa di problemi di stabilità, è sottoposto a lavori di manutenzione per cui l'interno non è accessibile, ma la strada che lo costeggia permette di poterne ammirare le maestose mura perimetrali.
Lasciato il maniero alle spalle, dopo una piccola discesa si imbocca la provinciale per Recanati, una strada piuttosto trafficata ma che si snoda tra panorami molto vari e tutti affascinanti: a sinistra Osimo, Castelfidardo, il monte Conero e il mare Adriatico; a destra Macerata e a tratti i monti Sibillini.
Dopo due Km. circa si lascia la strada provinciale e si imbocca quella comunale per Contrada Bagnolo, dove sulla sinistra si succedono la fattoria didattica l'Arcobaleno e l'azienda agricola e agrituristica "I tre Filari".
La strada panoramica continua per tre km sulla dorsale di una collina che si affaccia su fossati ricchi di alberi e piccoli laghetti. Un paesaggio di grande armonia per il quale prendiamo a prestito le parole di Giacomo Leopardi: "Il sentimento che si prova alla vista di una campagna è come un diletto che non si può afferrare, e può paragonarsi a quello di chi corra dietro a una farfalla bella e dipinta senza poterla cogliere; e perciò lascia sempre nell'anima un gran desiderio". Con questo desiderio procediamo sino all'incrocio, dove si gira di nuovo a sinistra: da qui si comincia a scendere di quota fino a raggiungere, in una zona umida e ricca di vegetazione, il ponte che attraversa il fosso Cantalupo. E "Cantalupo" è il toponimo di questo luogo, a ricordo di tempi lontani in cui i campi coltivati di oggi erano coperti da aree boschive e abitati da animali selvatici. Un luogo appartato e distante dai centri abitati, se è vero che le autorità recanatesi, a metà Cinquecento, lo avevano scelto per farvi accampare gli zingari che arrivavano nelle nostre terre.
Dal ponte si risale velocemente di quota fino all'incrocio, dove bisogna girare a sinistra per Montefiore di Recanati: una strada in lieve salita caratterizzata sulla destra da grandi estensioni di viti (quelle dell'azienda vinicola dei Conti degli Azzoni) e sulla sinistra da oliveti; 500 metri prima di arrivare al Castello, una lunga fila di giovani cipressi annuncia l'ingresso del casale "Al crepuscolo": tassello finale di una filiera che inizia dagli oliveti circostanti, si sviluppa in frantoio, e quindi in agriturismo, dove si possono degustare i prodotti Gabrielloni, vera e propria eccellenza nella produzione di olio di oliva.
Un rapido attraversamento della strada provinciale consente di salire la stupenda scalinata che ci riporterà al punto di partenza: è d'obbligo un secondo giro delle vecchie mura del castro per abbracciare con uno sguardo dall'alto il percorso effettuato.