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Adelaide Gigli
  • 06/10/2023
  • Staff myRecanati
  • Recanati
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Adelaide Gigli

Il 14 ottobre ricorrono 13 anni dalla scomparsa di Adelaide Gigli, artista, ceramista e intellettuale nata a Recanati il 5 giugno 1927 e morta a Recanati il 14 ottobre 2010. Figlia del pittore Lorenzo Gigli e della pittrice Maria Teresa Valeiras, emigra in Argentina quando ha quattro anni, nel 1931. Il padre Lorenzo arriva per la prima volta in Argentina nel 1913 e si sposa con la pittrice Marìa Teresa Valeiras. Tornato in Italia, dopo aver partecipato a due edizioni della Biennale di Venezia, decide di emigrare in Argentina con la sua famiglia per sfuggire alla dittatura fascista. Alla nascita di Adelaide la sua famiglia si trovava a Recanati dopo un viaggio studio in Europa. Una volta tornati in Argentina, nel 1931, il padre Lorenzo viene nominato docente in "Disegno a mano libera" presso la Facoltà di Architettura. La piccola Adelaide arriva dunque a Buenos Aires molto piccola, cresce e studia in un contesto ricco di stimoli culturali. Negli anni Cinquanta frequenta la facoltà di filosofia e lettere di Buenos Aires e nel 1953, crea, insieme al marito David Viñas e ad altri noti intellettuali, un gruppo culturale che realizza anche una rivista dal titolo "Contorno": punto di riferimento essenziale per la letteratura argentina dell'epoca e nuovo esempio di critica politica e culturale argentina. Dal legame con il marito nascono due figli, Maria Adelaida, soprannominata Mini, e Lorenzo.

Adelaide Gigli

Nel corso della sua vita Adelaide, oltre ad alimentare i suoi interessi culturali e intellettuali, coltivava da sempre anche la passione per la ceramica, tanto che aveva creato un proprio personale laboratorio e aveva iniziato a partecipare anche ad alcune esposizioni. Negli anni '60, in occasione di un viaggio in India e un breve periodo di residenza in Venezuela tra il 1959 e il 1960, avrà modo di approfondire ancora di più le tecniche della lavorazione della ceramica e inizierà ad indirizzare la sua ricerca verso la scultura precolombiana. Nel 1976, tuttavia, il colpo di stato da parte delle giunta militare argentina, capeggiata dal generale Videla, segnerà una delle pagine più nere della storia argentina e sconvolgerà per sempre la vita di Adelaide. Con l'avvento del regime dei colonnelli, sfugge all'arresto lasciando il Paese attraverso il Brasile per arrivare poi in Italia. Lorenzo Gigli e la sua famiglia si trasferiscono in Argentina per sfuggire alla dittatura fascista completamente ignari del fatto che qualche anno dopo si sarebbero trovati a vivere una situazione simile a quella che avevano lasciato in Italia a causa di un'altra dittatura molto violenta e sanguinaria. I due unici figli di Adelaide, Marìa Adelaida e Lorenzo Viñas Gigli, vengono entrambi dichiarati desaparecidos rispettivamente nel 1978 e nel 1981. Dopo aver vissuto per mezzo secolo a Buenos Aires, Adelaide si vede costretta a ritornare in esilio nella sua città natale, Recanati, dove fa ritorno nel 1978 e dove rimarrà fino alla sua morte. Punto di riferimento per Adelaide, una volta tornata in Italia, è un caro amico di suo padre, Fausto Urbani, con lui e la sua famiglia trascorre molto tempo e instaura un rapporto di profonda amicizia.

Adelaide Gigli

Il 22 maggio 1999 a Recanati, presso la zona di Fonti San Lorenzo, alla presenza dell'allora sindaco della città Roberto Ottaviani, si inaugura "Il Giardino delle parole interrotte" con il monumento dedicato ai due figli scomparsi di Adelaide dove compare un bassorilievo in bronzo realizzato dall'artista e la frase scolpita scritta da Adrian Bravi:

Le parole interrotte

i sentieri scomparsi

nulla può fermare

la mano che incide la storia


È in questo particolare e difficile frangente della sua vita che Adelaide trova nell'arte lo strumento per tentare di resistere e superare il dolore. L'artista inizia ad affinare sempre di più le sue doti di scultrice creando opere uniche di straordinaria e profonda intensità e creatività nelle quali la ceramica rappresenta la materia privilegiata. Il rapporto con la ceramica per una donna si basa su un legame ancestrale dal momento che la lavorazione di questa materia nel corso della storia è stata da sempre riservata solo alla donna. Segni grafici smagriti e purificati da qualsiasi elemento superfluo, linee essenziali ma fortemente espressive sono alla base della sua produzione artistica, esperienze grafiche di tratteggio e graffiti venivano utilizzati per conferire un senso plastico e recuperare un rapporto di armonia con la natura. La produzione di Adelaide a Recanati si svolge prevalentemente nel monolocale situato nel Chiostro di Sant'Agostino e nel laboratorio di Enrico Trillini in contrada Montefiore dove l'argilla diviene una delle materie preferite dall'artista che plasma personaggi e creature contraddistinte da linee di contorno appena abbozzate ma dalla forte personalità ed espressività. Uno dei soggetti maggiormente rappresentati corrisponde a quello di un personaggio femminile dall'espressione fortemente indefinita e malinconica, le forme primitive ed essenziali che contraddistinguono il suo stile invitano a riscoprire le radici e la storia di cose e persone in tutta la loro autenticità.

Adelaide Gigli

Adelaide ha esposto i suoi lavori in alcune delle più grandi e importanti città italiane: Roma, Milano, Firenze ma anche nelle principali capitali del mondo: Amsterdam, Buenos Aires, Madrid e molte sue opere fanno parte oggi di collezioni private. Durante la sua vita si è adoperata affinché il nome di suo padre, così come la sua produzione artistica, non fossero dimenticati ed è riuscita in questo intento tanto che oggi Lorenzo Gigli è conosciuto come "il pittore dei due mondi".

In occasione della Giornata internazionale dei diritti della donna 2022, il Museo dell'Emigrazione Marchigiana di Recanati ha ricordato, con una suggestiva mostra curata da Nikla Cingolani,  la figura di Adelaide Gigli attraverso un percorso espositivo che ha coinvolto tutte le sale del Museo che racconta proprio la storia degli oltre settecentomila marchigiani che tra la fine dell'800 e gli inizi del ‘900 hanno abbandonato la loro regione per dirigersi verso un méta sconosciuta (il Paese privilegiato è stato proprio l'Argentina) alla ricerca di condizioni di vita migliori. La collocazione della mostra all'interno di questo museo non è dunque casuale ma fortemente voluta anche al fine di evidenziare il complesso e articolato bagaglio culturale derivante dalle due culture, quella italiana e quella argentina, che l'artista ha conosciuto nel corso della sua vita, pienamente espresso attraverso la sua arte. Questa mostra è stata resa possibile grazie al contributo di alcuni amici di Adelaide e collezionisti recanatesi che custodiscono diverse opere dell'artista nelle loro abitazioni: Adrian Bravi, Paola Ciarlantini, Beniamino Gigli, Fondazione I.R.C.E.R., Donatella Librari, Adriana Pierini, Enrico Trillini e Sandro Urbani. Le opere esposte non sono solo sculture ma anche disegni realizzati con la tecnica della grafite e dei gessetti colorati su carta, ceramica su legno, bassorilievi in ceramica su tela o su juta. Oltre alle figure femminili, altro soggetto particolarmente amato da Adelaide è il gatto, animale con cui l'artista si identifica. Per arricchire e impreziosire la mostra sono state esposte anche due opere realizzate dai genitori, entrambi artisti: un disegno di Maria Teresa Valeiras che ritrae la piccola Adelaide mentre dorme e una scultura in cemento diretto di Lorenzo Gigli.

Nonostante la mostra sia terminata l'11 settembre 2022, chi non avesse avuto la possibilità di visitarla può vederla tramite il virtual tour del Museo dell'Emigrazione Marchigiana disponibile cliccando a questo link: http://www.museoemigrazionemarchigiana.it/virtual-tour/ 
Il virtual tour è stato realizzato durante il periodo di esposizione della mostra e consente pertanto di visitarla da ogni parte del mondo e di renderla in tal modo permanente, anche se in modo virtuale.


Se volete approfondire quanto scritto nell'articolo, il 12 novembre 2023 alle ore 15:30 non perdete l'appuntamento di "Recanati Insolita" dal titolo: "La guerra: dall'obelisco monumentale istoriato alla grande artista Adelaide Gigli" con partenza dall'obelisco di Piazzale Europa.

Per informazioni e prenotazioni chiamare lo 071981471 o inviare una mail a recanati@sistemamuseo.it o cliccare al seguente link: https://www.myrecanati.it/ita/3/tour-e-attivita/104/recanati-insolita-winter-edition/.

Adelaide Gigli

Per informazioni:

Museo Civico Villa Colloredo Mels e Museo dell'Emigrazione Marchigiana (MEMA):

Tel: 0717570410

E mail: recanati@sistemamuseo.it

Siti Internet: www.infinitorecanati.it
                   www.museoemigrazionemarchigiana.it
                   www.myrecanati.it
                   www.sistemamuseo.it.